Donne, denaro, debiti
Disegnatrici satiriche. Catalogo (a cura di Maureen Lister e Luciana Tufani) della settima edizione della Biennale dell‟umorismo Le donne ridono.
La Biennale Le donne ridono è ormai giunta alla sua sesta edizione e non resta più nulla da dire sulle motivazioni che ci spingono a organizzarla e sui risultati ottenuti.
Dirò invece qualcosa alle partecipanti e sul tema prescelto. In questi anni alla nostra mostra hanno partecipato, in un’edizione o nell’altra, più o meno tutte le disegnatrici satiriche italiane e una buona parte delle più interessanti provenienti da altri paesi (molte, anzi quasi tutte, prima di allora sconosciute in Italia). Questa volta perciò abbiamo pensato di offrire solo alcuni esempi, senza alcuna pretesa di completezza: sono esposte le opere di chi ha risposto puntualmente al nostro invito e solo quelle che, in base a criteri più o meno rigidi, possono considerarsi in tema.
Il tema, appunto: donne, denaro, debiti. L’ho proposto al termine della scorsa edizione, ispirata dalla mia situazione economica in quel momento. Tema accettato immediatamente da chi collabora all’organizzazione della rassegna e condivide idee e debiti di chi scrive questa nota.
Ci sembrava, inoltre, che offrisse l’occasione di riflettere, sdrammatizzandolo, sull’atteggiamento schizofrenico che spesso le donne hanno rispetto al denaro e che, detto con parole serie, ha a che fare con il riconoscimento delle altre donne e con la svalutazione o l’eccessiva valutazione di se stesse. Quello che ho appena detto è ben illustrato in alcuni dei fumetti che pubblichiamo e lo è soprattutto nei tre racconti che, per la prima volta, abbiamo deciso di includere nel catalogo insieme ai disegni.
Da due anni a questa parte, la partecipazione a un progetto finanziato (?) da denaro pubblico ha reso per noi sempre più di attualità il tema proposto.
Tra debiti simbolici che nessuna si sogna di pagarci e debiti reali che purtroppo dobbiamo saldare, siamo fortunosamente giunte alla sesta edizione di Le donne ridono. Ce ne sarà una settima? Siamo sopravvissute finora, sopravviveremo ancora. O, almeno, questa è la nostra intenzione.
Nel frattempo, intorno a noi (e con noi intendo noi tutte/i), la situazione non è delle più rosee. Guardiamoci attorno: è vero che non c’è limite al peggio, però mi sembra che così come stiamo, in casa nostra e altrove, potrebbe anche bastare. Il tema per la prossima edizione, perciò, si propone da sé: non ci resta che ridere.
Informazioni aggiuntive
- anno: 1995
- pagine: 108 ill.
- prezzo: € 11
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