il marchio

Il marchio

Traduzione e postfazione di Tina D’Agostini

Poco alla volta emerge dal passato la storia, reale o immaginata, del tormentato legame tra due ragazze, una zingara e un’ebrea, unite dalla comune emarginazione.

All’arrivo di una nuova paziente, che le ricorda l’amica di un tempo, Anna, inserviente in un albergo-casa di cura svizzero, rivive il rapporto d’amore che l’ha legata a una compagna di collegio.
La vicenda ci viene rivelata per illuminazioni successive che un poco alla volta fanno intuire l’accaduto o più esattamente quella che la narratrice ritiene essere la verità di una storia in cui realtà e immaginazione, o incubo, si fondono, evocate con linguaggio crudo e forte.

Informazioni aggiuntive

  • anno: 2001
  • numero collana: 14
  • pagine: 148
  • ISBN: 978-88-86780-37-7
  • prezzo: € 12,00
  • acquista: Fuori commercio

Mariella Mehr è nata a Zurigo nel 1947. Ha scritto varie raccolte di poesie, testi e teatrali e romanzi. Tra questi, il primo, Steinzeit (1981), è stato pubblicato anche in Italia col titolo Silvia, Silvio, Silvana dalle edizioni Aiep (1995). Oltre Brandzauber (1998), qui tradotto, ha pubblicato Zeus oder der Zwillingston (1994) e Daskind (1995) ed ha appena finito di scrivere un nuovo romanzo, Malik. Ha ottenuto vari premi letterari e nel 1998 la laurea honoris causa dall'università di Basilea. Con Tufani editrice ha pubblicato Il marchio (2001), ristampato da Fandango ( 2018). Il presente romanzo fa parte di una trilogia, denominata Trilogia della violenza, contenenti altri due romanzi (Accusata e Labambina).