Osnabrück

Osnabrück

Traduzione e postfazione di Monica Fiorini

“E’ partito già da molto tempo questo libro, all’inizio doveva risalire mia madre in tutti i sensi dalle sorgenti delle sorgenti fino alla foce, rispettando il suo corso multiplo e travolgente, perché è proprio da lei sembrar finire per cominciare o per cominciare non finire mai.”

Parte da Osnabrück, la città natale della madre dell’autrice, quest’opera a lei dedicata, erratica e multiforme come la personalità travolgente e multipla della donna che vuole descrivere e celebrare.
Lo spazio del libro non è solo quello intimo, familiare, autobiografico ma si apre verso la scena della storia, al crocevia dei quattro continenti su cui poggia la storia della madre. Una scena più ampia, osservata attraverso il particolare minuto, quotidiano e come attraverso quel buco della serratura per il quale la madre bambina osservava andare, venire e ritornare un treno dopo l’altro in una stazione di una città tedesca dove ora non ci sono più ebrei.

Informazioni aggiuntive

  • anno : 2001
  • numero collana: 15
  • pagine: 215
  • ISBN: 978-88-86780-38-4
  • prezzo: € 12,00
  • acquista: Fuori commercio

Hélène Cixous nasce a Orano, in Algeria, il 5 giugno 1937 da una famiglia ebrea che discende da due differenti linee di diaspora. Gli antenati della madre sono cecoslovacchi, austriaci, tedeschi, gli antenati del padre sono arrivati in Africa dalla Spagna. Nella famiglia paterna si parla lo spagnolo, il francese dei colonizzatori europei, l’arabo. Nella famiglia materna si parla tedesco, una lingua che Hélène Cixous dovrà in seguito riconquistare. L’infanzia di Hélène Cixous coincide con gli anni della seconda guerra mondiale, l’epoca dei nazionalismi e dell’antisemitismo che colpisce la famiglia a nord ma anche a sud (durante il governo di Vichy perdono la cittadinanza francese, ottenuta con il decreto Crémieux solo nel 1870, e il padre non può più esercitare la professione medica). In seguito è la guerra d’Algeria, che scatena altri nazionalismi e altri razzismi, ad allontanare la famiglia da Orano, città dove Hélène Cixous non è in seguito più tornata. Hélène Cixous giunge in Francia nel 1955, adotta una nazionalità immaginaria che è la nazionalità letteraria.